Vespa World Days 2024
Testo di Dario CAPATTI – foto di Dario CAPATTI, Filippo PANTALEO, Marvin HATHLEY, ANDREA CAMATTINI, Martin ROUND, et. al.
Non ho neanche scaricato la vespa dal furgone.
Come sanno anche le scimmie, dal 18 al 21 aprile si sono svolti a Pontedera i famigerati Vespa World Days e avete potuto trovare articoli in merito su tutti i giornali ed anche in televisione. Tanti i record raggiunti che però sono andati di pari passo alle numerose lamentele che molti stanno affidando a Facebook (come quelli che hanno la spazzatura abusiva fuori casa e invece di chiamare la Polizia Municipale mettono la foto sui Social, come se potesse arrivare Zuckerberg a pulire).
Per quanto mi riguarda vi dico francamente che non ho idea di quanto male sia andata, era il mio primo VWD e non ho termini di paragone. Nel mio piccolo (mooolto piccolo rispetto all’evento di cui parliamo) so quanto sia difficile organizzare qualcosa e vedere i propri errori alla berlina, ma francamente sono arrivato, mi sono unito a Stefano Dioni che era già presente con la sua DiscoApe unica nel suo genere e mi sono divertito. Tanto.
Quindi niente critiche da parte mia, ma solo la gratitudine di averci fornito un palco meraviglioso e gratuito per cui noi di The Monkeys Vintage Scootering dobbiamo dare merito solo a Stefano Dioni.
Per chi ancora non lo conoscesse, come ho ripetuto dal suo microfono per due giorni, Stefano ed il fratello Marco, grazie al Bar Pizzeria 50 Special di Fidenza (PR) e alla Trattoria Cavallo – la Tortafritteria di Salsomaggiore Terme (PR), sono i principali animatori della scena vespistica parmense, e senza nemmeno avere un Vespa Club. E sempre Stefano ha offerto di tasca propria e, anzi, ha pure pagato per essere lì, tutto quanto avete bevuto e mangiato.
Fatti i doverosi “distinguo” veniamo a cosa è stato per noi il Vespa World Days.
Stefano Dioni, presente fin dal giovedì, è stato quasi subito affiancato dai nostri soci Marvin Hathley e da Andrea Camattini (quest’ultimo anche appartenente al Vespa Club Collecchio), che lo hanno coadiuvato e supportato per tutto il giorno. Le foto che abbiamo pubblicato sui nostri Social testimoniano un avvio strepitoso già in questa prima giornata, con fiumi di Prosecco e Aperol, ghiaccio e arancia che Andrea, tramite il suo esempio, ha sapientemente illustrato a Marvin il quale, a sua volta, è diventato in breve un provetto “Spritz maker”.
L’indomani, venerdì 19 a metà pomeriggio, sono arrivati i rinforzi. Il sottoscritto, dopo aver abbandonato il furgone poco distante e aver risolto il “problema Vespa” molto velocemente lasciandola legata sul furgone, è entrato nel vasto piazzale del mercato di Pontedera e, seguendo la musica ad alto volume ha trovato agevolmente, fra centinaia di vespe e vespisti, l’ApeDisco circondata da curiosi, posteggiata proprio davanti all’ingresso del Vespa Village. Il vento era forte, ma tutto sommato, il cielo spazzato ed il sole hanno reso questa prima giornata assolutamente gradevole.
Appena arrivato ho issato la nostra bandiera a penna sul tetto dell’ape, in modo che, oltre alla musica, vi fosse anche un punto di riferimento visivo per i nostri amici. Infatti in breve tempo sono arrivati Danilo Sansone del VC Termini imerese, Filippo Pantaleo del Clanvespino, Sergio Onida del VC Oristano, Giovanni Onida del VC Mejlogu (SS), Alessandro Pozzi di Officina del Vespista (che presentava il suo nuovo libro “Guida illustrata all’identificazione Vespa”) e Simone Borghini (al quale era dedicata una mostra fotografica al primo piano del vicino Cineplex). Alla sera ci siamo poi uniti alla delegazione Monkeys proveniente da Lenzburg in Svizzera e, assieme al VC Treviglio e agli amici argentini Damian e Mariana da Villa Gesell, abbiamo cenato nei pressi dello stabilimento Piaggio.
Il giorno successivo, sabato 20, parcheggiare il furgone è stato decisamente più arduo, inoltre la temperatura ed i nuvoloni mi hanno nuovamente suggerito di lasciare la Vespa dove stava, ben legata, anche se ho poi constatato che nel marasma chiunque avesse un po’ di faccia tosta (tipo un mio amico che abita vicino a Villamarzana) ha potuto entrare e parcheggiare la vespa tranquillamente. Ci sta, mi avrebbe stupito il contrario, ma io sono per le cose giuste per cui non ho fruito di un servizio che non ho pagato, vedendo inoltre la faccia affaticata dei volontari del Vespa Club toscani che cercavano di tenere l’ordine. Come il vice presidente del VC Montemurlo, la piccola e agguerrita Federica, con il viso arrossato da vento e sole, ma sempre super-entusiasta.
Comunque sia, il buon Stefano era già in pole position e l’ho mancato per poco perchè si era spostato dal piazzale provando ad inserirsi nella enorme parata con più di 15.000 vespisti. Fortunatamente ha avuto la saggia idea di desistere, altrimenti non so se la frizione dell’ape sarebbe tornata intera. Tanti comunque i vespisti rimasti, ma in numero tale da garantire una visita veloce degli stand, senza ressa, fino al ritorno di Stefano.
Ho fatto quindi in tempo a salutare il famoso Giovanni Lucarini del VC Frascati assieme alla moglie Carla e a Gaetano Fiorito, che incontrerò nuovamente a breve alla 18° edizione del Giro dei Tre Mari in Calabria, oltre che Simone Vannucci dei Vespisti della Bassa Modenese, Glenda e Oliver del VC Seregno, Fabio Cofferati del VC Piacenza, Dario Vigo del VC Rovigo e tanti altri ancora che sarebbe troppo lungo menzionare tutti.
Purtroppo il meteo è presto volto al peggio, con pioggia, vento e addirittura una timida grandinata, che però ha sempre visto Marvin, Andrea ed il sottoscritto al fianco di Stefano sotto qualsiasi intemperia. Approposito del VC Piacenza, i nostri illustri e amati coinquilini sull’ape di Stefano Dioni, mi hanno confessato che quando arrivavano le intemperie erano i primi ad allontanarsi ma non certo per scarso coraggio, quanto invece per timore che Maurizio si restringesse ancora di più a causa della pioggia. Alcuni maligni sostengono che abbia la passione del Sidecar perchè non tocca a terra con i piedi, ma io ho risposto che si debbono vergognare a dire certe cose del buon Maurizio.
Non appena il maltempo ci ha dato tregua, abbiamo riaperto i battenti dell’ape di Stefano e ricominciato a sfornare Spritz a catena di montaggio, mentre il notevole volume ad alta fedeltà della musica che l’impianto di Stefano è in grado di raggiungere, intontiva i presenti in combinato disposto con l’alcool.
Ecco quindi rispuntare amici vecchi e nuovi, come Franco PANSARDI e i ragazzi del VC Bulciago che coordinano i Monkeys Lombardia, i ragazzi vespisti palermitani, Gennaro Rino De Pasquale del VC Lecce, Mauro Tresoldi e Giuseppina Serra del VC Roma (la quale mi ha presentato il suo presidente con tanto di scambio fascione), oltre che Nicola l’Impennatore, Gegio degli Innocenti di Scooterismo.it e il grande Martin “sticky” Round che presentava il suo nuovo libro “the complete spanner’s manual Vespa wideframe engines”.
Approposito, anche in questa giornata gli scambi di gadgets sono stati tantissimi. Avessi dovuto fare una foto con ognuno di voi non avrei potuto fare nient’altro, ma per fortuna c’era Marvin assieme al nostro Pulled Monk vicino a cui tutti volevano farsi un selfie.
Facendosi sera e migliorando il meteo, si sono di nuovo tutti avvicinati ed i nostri amici Filippo Pantaleo e Sergio Onida hanno portato tutta la delegazione dei Vespa Club Oristano e Su Campidanu che, al ritmo dei tradizionali balli sardi, hanno cominciato a sgambettare ritmicamente come solo loro sanno fare, raddoppiando la festa attorno all’ape di Stefano, dove abbiamo anche rivisto dopo tanto tempo Fabio Salini con la sua famiglia e ancora Alessandro Pozzi di Officina del Vespista e Dario Vigo che poi ci hanno fatto l’onore di stare a cena con noi e i Monkeys Svizzeri.
Ormai il più era fatto. Stefano Dioni ha dato tanto sia in termini di ospitalità (ricordo: tutto a sue spese) che di energie, io non ho ancora ripreso completamente la voce e Marvin.. (beh lui no, poteva continuare altri sette giorni), così abbiamo deciso che fosse superfluo rimanere anche domenica.
Tirando le somme, ringrazio chi mi ha fatto i buchi nella schiena per andare, ovvero Marvin, perchè è stata una grande occasione per far conoscere ancora di più l’ApeDisco di Stefano Dioni (tante le proposte di collaborazione, ma ricordate che questo NON è il suo lavoro) e ancora di più i “cattivissimi” Monkeys.
Non siamo male come qualcuno ci dipinge per interessi personali. Chi è stato con noi ne converrà certamente.